11.22.2009

I wish I was there

Nel giorno del 27esimo compleanno di mio fratello realizzo per la prima volta il forte desiderio di essere a casa.
Non è il fatto di assistere al rituale di auguri-torta-desiderio-candeline-regali-ancora auguri-mio fratello che si scosta dai miei abbracci e mi ricambia con i pugni. E' più l'idea di tutto questo, il concetto di una tradizione che ci fa anche un po' ridere ma che in quanto consolidata si deve svolgere esattamente nello stesso modo anno dopo anno.
Costruire nuove tradizioni non è facile, ma bisogna provarci perchè è la quotidianità e la ripetizione di gesti noti che ci dà sicurezza e ci fa sentire a casa.
Ma non è solo questo. Altre persone a me care stanno concludendo un capitolo della loro vita per cominciare scriverne uno nuovo. Così ho fatto io, ma stavolta non potrò assistere di persona alla degna conclusione del loro, come loro invece c'erano per me.
Sia esso l'ingresso nel mondo adulto o in quello del lavoro, o un nuovo amore nell'aria, o un passo deciso verso ua nuova vita, o il termine di un percorso di studi.
Il mondo gira gira e noi con esso. Ha girato molto in fretta per me e così fa con tutti noi. Il limite umano si impone e ci è impossibile essere partecipi di tutto. Però ci si può sempre provare.
In bocca al lupo a tutti, carissimi!!!

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